L’Alfonsino d’oro

In attesa della conquista della città di Napoli, Alfonso d’Aragona nel 1436 stabilì la sua corte a Gaeta e – sicuro del successo della sua azione – iniziò subito a battere moneta come “Re di Aragona e di Sicilia Citra e Ultra Faro per grazia di Dio”. Era dal tempo dei vespri siciliani che i due regni non venivano riuniti … Leggi tutto

Le Armelline di Ferrante

Armellina d'argento di Ferdinando I d'Aragona

Ermellino miniato nel manoscritto “Obiurgatio in calumniatorem divini Platonis” di Andrea Contrario Nel 1465 Ferdinando d’Aragona volle istituire l’Ordine dell’Ermellino, dedicato all’Arcangelo Michele, probabilmente per premiare e legare ulteriormente a sé i baroni rimasti fedeli al sovrano dopo la congiura terminata proprio in quell’anno. Gli obblighi del cavaliere insignito di tale onoreficenza erano di esser fedele alla Religione Cattolica, essere devoto al … Leggi tutto

I Carlini del perdono di Re Federico

Come noto, l’ultimo sovrano della dinastia aragonese di Napoli rimase sul trono soltanto pochi anni: ferito dal tradimento dello zio, il Re di Spagna Ferdinando il Cattolico, che tramava con Luigi XII di Francia per spartirsi il trono di Napoli (“Trattato di Grenada”, 1500), lasciò il regno a quest’ultimo ricevendone in cambio, oltre alla salvezza per i suoi uomini, la contea … Leggi tutto

Il Coronato di Alfonso II

Come noto, il regno di Alfonso II fu particolarmente breve, travolto dagli eventi che scossero la penisola durante la discesa di Carlo VIII: perso l’appoggio dei nobili e senza la fiducia dei sudditi, Alfonso preferì abdicare in favore del figlio Ferrandino che riscuoteva sicuramente più consensi del padre al quale veniva rimproverata la condotta estremamente autoritaria, e spesso apertamente violenta, … Leggi tutto

I grani di Federico III d’Aragona

L’ultimo re aragonese di Napoli, nei suoi brevi 5 anni di regno, ebbe modo di regolamentare il sistema monetario che rischiava di andare in crisi a causa delle numerose monete di bassa lega, spesso ribattute con nuovi conii usati su vecchie monete, e dei molti falsi messi in circolazione durante i brevi regni di Carlo VIII e Ferdinando II. Oltre ai sestini in rame, che … Leggi tutto

I Tornesi di guerra di Ferrante

I Tornesi di guerra di Ferrante

Nei primi anni del suo regno Ferdinando I fu impegnato a contrastare i nobili che, disconoscendo la legittimità della sua successione ad Alfonso, preferirono appoggiare il tentativo di riconquista da parte di Giovanni d’Angiò. Anche per tali motivi la monetazione, nel periodo tra la morte del padre (Giugno 1458) e la sua incoronazione (Febbraio del 1459), non presenta emissioni di … Leggi tutto

Gli ultimi ducati aragonesi

Le ultime monete d’oro battute nella zecca di Napoli con l’effige di un sovrano aragonese furono i ducati di Federico III. Lo sfortunato re rimase sul trono soltanto 5 anni, e tuttavia la sua azione sulle finanze del regno fu piuttosto incisiva. Per quanto riguarda la monetazione si dette da fare per togliere dalla circolazione le monete di bassa lega battute … Leggi tutto

Il Ducato della misericordia di Ferrante

Doppio ducato di Ferdinando I

“RECORDATUS MISERICORDIE SUAE” è l’epigrafe che circonda il ritratto di Re Ferdinando I sui ducati d’oro (dal “Magnificat” del Vangelo secondo Luca). Nonostante l’evidente intento propagandistico, il testo oggi suona un po’ come una beffa se si considera con quale determinazione il sovrano pose fine alla congiura perpetrata ai suoi danni dai baroni del regno, tra i quali figuravano alcuni dei … Leggi tutto

Coronato dell’Angelo

Il “Coronato dell’Angelo” è una bellissima moneta battuta sotto Ferdinando I a partire dal 1488 (ma alcuni autori ritengono sia possibile che alcune versioni fossero state già coniate intorno al 1472), così chiamata per la presenza sul rovescio dell’immagine dell’Arcangelo S.Michele che trafigge il drago, personificazione del Male e – secondo autorevoli punti di vista – metafora della vittoria conseguita … Leggi tutto

I Sestini di Federico III d’Aragona

Sestino Federico III

Sebbene Federico III abbia regnato per pochi anni, fu particolarmente attivo nella monetazione: subito dopo l’incoronazione, nel 1496, emanò delle direttive per limitare la circolazione delle monete di bassa lega che erano diventate un vero e proprio flagello già nel periodo dell’invasione di Carlo VIII. In particolare, dopo aver provato a svalutare del 50% il valore dei cavalli in rame (stabilendone il cambio … Leggi tutto