Napoli ferdinandea

Napoli ferdinandea

Ferdinando I d’Aragona, detto anche Ferrante, durante il suo lungo regno, inaugurò un periodo di stabilità che portò il Regno di Napoli in una fase di prosperità facendolo partecipare attivamente all’Umanesimo e al Rinascimento, grazie alla sua scrupolosa abilità politica, con la quale cercò di imporre la propria supremazia (anche attraverso la diplomazia e le alleanze) sugli altri Stati italiani … Leggi tutto

L’Astrologiae Compendium di Cristiano Proliano

L’Astrologiae Compendium di Cristiano Proliano

Astrologia seu Opusculum de totius orbis divisione, de sphaera, de planetarum theoria, de distantiis orbium a centro terrae.  Questo bellissimo manoscritto (Latin MS53), attualmente conservato presso la Bibioteca dell’Università di Manchester e  consultabile liberamente on-line fu miniato  a Napoli tra il 1478 e il 1480 e faceva parte della ricca collezione di Antonello Petrucci, Segretario del Re Ferdinando II. La … Leggi tutto

Le Armelline di Ferrante

Armellina d'argento di Ferdinando I d'Aragona

Ermellino miniato nel manoscritto “Obiurgatio in calumniatorem divini Platonis” di Andrea Contrario Nel 1465 Ferdinando d’Aragona volle istituire l’Ordine dell’Ermellino, dedicato all’Arcangelo Michele, probabilmente per premiare e legare ulteriormente a sé i baroni rimasti fedeli al sovrano dopo la congiura terminata proprio in quell’anno. Gli obblighi del cavaliere insignito di tale onoreficenza erano di esser fedele alla Religione Cattolica, essere devoto al … Leggi tutto

Pasquasio Diaz Garlon

Salterio di Pasquasio Diaz Garlon - Davide in preghiera

La servitù si affaccendava tra la penombra della camera del malato e l’ampio patio in cui si affacciavano le camere del piano nobile. In realtà nessuno dei domestici aveva nulla di tanto importante da fare, ma in quel momento triste e solenne ciascuno voleva dimostrare di essere – se non indispensabile – almeno utile e partecipe. Di fatto tutti cercavano … Leggi tutto

Il libro di preghiere di Re Ferrante

Psalterio di Re Ferdinando I d'Aragona

“Beatus vir qui non abiit in consilio impiorum et in via peccatorum non stetit…“ Si apre così, con il testo del Primo Salmo, lo “Psalterium ad usum Fratrum Minorum” (MS Lat.771 della Bibliothèque nationale de France) appartenuto a Ferdinando I d’Aragona. Manoscritto a Napoli dall’Abate Francesco in caratteri “gotico-liturgici”, fu splendidamente illustrato intorno al 1475 nella bottega di Cola Rapicano … Leggi tutto

Il Palazzo Carafa

Chi si fosse trovato a passare lungo la via del Seggio di Nido (l’attuale via S. Biagio dei Librai) in un particolare giorno verso gli inizi dell’Anno del Signore 1466 avrebbe potuto assistere allo spettacolo inconsueto di alcuni tra i  principali notabili del regno accalcati nello stretto decumano in attesa di poter entrare nell’atrio di un palazzo nel quale stava per iniziare una breve cerimonia religiosa: … Leggi tutto

Diomede Carafa, colonna portante del Regno.

Diomede Carafa nacque a Napoli nei primi anni del ‘400, sestogenito di una famiglia di antiche e nobili origini discendente dai Caracciolo: l’appellativo di “carafa” sarebbe stato acquisito dall’avo Tommaso nel XIII secolo in quanto il padre, Gregorio Caracciolo, era incaricato della riscossione della gabella dei vini (“campione della caraffa”); anche per questo motivo il ramo a cui apparteneva Diomede … Leggi tutto

Ferrante, vincitore sui nemici e difensore degli amici

“FERDINANDUS ° HOSTIUM ° VICTOR ° AMICORUMQUE ° DEFENSOR” F.1r dal “De moribus” di Aristotele tradotto da Giovanni Argiropulo. MS Lat 6310 presso la Bibliothèque Nationale de France. Le miniature del manoscritto sono attribuite al fiorentino Matteo Torelli, mentre il testo in latino – in scrittura umanistica italiana – fu trascritto dal copista Piero di Benedetto Strozzi. Nella prefazione di Giovanni Argiropulo vi è la … Leggi tutto

I Tornesi di guerra di Ferrante

I Tornesi di guerra di Ferrante

Nei primi anni del suo regno Ferdinando I fu impegnato a contrastare i nobili che, disconoscendo la legittimità della sua successione ad Alfonso, preferirono appoggiare il tentativo di riconquista da parte di Giovanni d’Angiò. Anche per tali motivi la monetazione, nel periodo tra la morte del padre (Giugno 1458) e la sua incoronazione (Febbraio del 1459), non presenta emissioni di … Leggi tutto